venerdì 10 novembre 2006

Una giornata guadagnata

‘Questi impermeabili da 99 centesimi che si ripiegano fino a stare in una taschina devono essere cinesi.’

Guido allo specchio dell’ingresso si dà un’ultima controllatina alla composizione dei capelli poi pulisce gli occhiali con cura ed esce.

Sull'autobus non presta attenzione alla filippina che trattiene a stento le intemperanze delle figlie già grassissime, non sente la ragazzina che piagnucola al cellulare, tanto meno percepisce il tanfo del barbone accanto a lui.

Come in trance si ritrova in ufficio. Prima di sedersi alla scrivania esegue uno studiato rito che gli permette di perdere dai 3 ai 4 minuti: appende la giacca all'attaccapanni, guarda fuori dalla finestra, controlla l'umidità del terriccio delle piante grasse, va al boccione a riempirsi una bottiglietta d'acqua, incrocia e saluta un paio di colleghi, innaffia le piante, beve un sorso, lancia uno sguardo di odio al Nemico e in atteggiamento di resa si china ad accenderlo.

Mentre il Nemico si anima con i consueti rumorini Guido prende tempo raccogliendo e ordinando i fogli sulla scrivania.
La scadenza è vicina e lo aspetta un'insopportabile giornata di inserimento dati e spuntatura.
Gli altri dell'ufficio sono in ferie, è completamente solo, ma questo non gli dispiace.

Il Nemico cessa di rumoreggiare e Guido con un moto di orgoglio alza la testa fiero e pronto a fronteggiare le schizofreniche letterine verdi lampeggianti.

Invece sullo schermo campeggia su sfondo rosa una frase:

"GUIDO ASCOLTAMI: TI DEVO PARLARE URGENTEMENTE”
(premere un tasto per continuare)

Guido si guarda a destra e a sinistra e poi alle spalle, assumendo istintivamente l’atteggiamento del protagonista di un film di fantaspionaggio.
Chiude ed apre gli occhi più volte, si toglie gli occhiali, li pulisce di nuovo, li inforca agitato, ma sullo schermo la situazione non è cambiata:

"GUIDO ASCOLTAMI: TI DEVO PARLARE URGENTEMENTE”
(premere un tasto per continuare)

Ormai già schiavo dei nuovi desideri del Nemico Guido preme invio.

"TI DEVO PARLARE URGENTEMENTE: ALZA IL VOLUME”
(premere un tasto per continuare)

Guido avvicina la mano tremolante al regolatore del volume e in quel momento suona il telefono.

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