martedì 13 marzo 2007

Per non saper né leggere né scrivere¹ - Non essere stanchi

di Enzo Fileno Carabba

Quando ho cominciato a tenere corsi di scrittura non sapevo a cosa andavo incontro. Ho imparato molte cose. Di solito uno, senza rendersene conto, frequenta persone simili a lui. Per esempio persone che hanno in comune il fatto di aver preso il treno, qualche volta, o persone più o meno convinte che i libri siano una splendida cosa, o persone che non vengono picchiate spesso. Invece tenendo corsi in tante scuole diverse, in tanti ambienti diversi, ma molto diversi, ho incontrato ragazzi sapienti, ma anche ragazzi i cui contatti coi libri sono veramente minimi. Ho incontrato ragazzi che vanno in deltaplano ma anche ragazzi - non pochi - che non hanno mai preso il treno, oppure non sono mai stati a Firenze pur vivendo a pochi chilometri da Firenze.
Infatti non è vero che nella nostra era tutto è più vicino e più veloce. Ci sono barriere enormi. E non parlo di ragazzi che, in qualche sperduta catapecchia, vengono travolti da bombe democratiche, ma di ragazzi molto vicini a noi, in termini di chilometri.
Io spesso porto cassette con film che hanno come protagonista Dracula. Il ragionamento è questo: vedere come una storia che tutti conoscono viene affrontata nel libro e nei film. Ma una volta sono andato in una classe in cui nessuno conosceva la storia di Dracula, a parte la versione comica di Aldo Giovanni e Giacomo (peraltro pregevole) e una pubblicità in cui compare un vampiro. In compenso quando ho interrotto la cassetta ed è apparso il Tg2 in diversi si sono messi a urlare: "Tg2 Tg2!" come riconoscendo una divinità tribale. Lo so che sembro cattivo, solo che è andata così.

Ho sfiorato vite belle e terribili. Ho fatto lezione a ragazzi che, appena arrivati da paesi lontani, non so cosa capissero di quello che dicevo.
Non è detto che le scuole dove il livello culturale è più alto siano anche le scuole da cui escono i racconti migliori. Non sempre. Per scrivere bisogna scommettere, osare, lasciarsi andare, produrre scintille. Se giudichi con troppa intelligenza è la fine, quello che scrivi si ferma, smette di respirare, muore. Non è facile. Questo coraggio può essere liberato dall'esterno, ma cova nel cuore dei singoli.

Quando andavo a scuola come alunno, a parte che mi sembrava non sarebbe finita mai, ero colpito dal fatto che molte persone erano sempre stanche e ritenevano di ricevere, dalla vita, molto meno di quanto meritavano. Questo valeva sia per i professori che per gli alunni, dato che come si sa si influenzano a vicenda, a volte in modo miracoloso, altre volte in modo devastante. Sarà la scuola, pensavo. Oggi so che non è così. Dopo, molti continuano a essere stanchi e scontenti: per il lavoro, o per la mancanza di lavoro. O per questo, o per quell'altro. E così via per tutta l'esistenza. È una costante universale, e coloro che nonostante tutto, caparbiamente, si sottraggono a questo modo di percepire la vita sono - ai miei occhi - dei piccoli eroi.
Io per parte mia, nonostante sia passato molto tempo, sono ancora così sollevato che la scuola sia finita che il mondo mi appare in una luce meravigliosa.
L'importante è non essere stanchi.

¹Per non saper né leggere né scrivere è una frase che diceva sempre mia nonna, a cui dedico questo testo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido moltissimo il pensiero di Enzo espresso in questo post. Prima di tutto, come lui sa, anche io sono un fan dei vampiri e di Dracula. Poi penso sinceramente che "per scrivere bisogna scommettere, osare, lasciarsi andare, produrre scintille." E sono anche convinto che giudicare con troppa intelligenza non sia il massimo...
Infine ho sempre detto che non sopporto chi si lamenta e non agisce. E davvero, nonostante sia in un periodo della mia vita in cui sono perennemente a pezzi e tutto mi sembra nero, continuo a cercare di non essere stanco...

filsero ha detto...

L'importante è non essere stanchi. Ma ora sono stanchissimo, gli occhi mi ciondolano dalle orbite.
Vorrei resistere alla stanchezza, accendermi, scintillare.
C'è un Ladro perverso che ti ruba il tempo e le energie. Agisce di giorno e prima che sia notte ha svaligiato tutto, non c'è più niente di valore.
Puoi chiudere i battenti.
Ma allora dove, come trovare le scintille?
Forse è necessario che il Ladro faccia il suo Lavoro. Comunque è una gran fregatura.
Non vorrei mai essere stanco.