giovedì 28 dicembre 2006

Aiutami Cap. 2 - Cinque anni fa (segue)

Appena entrata Lucia capì subito che non sarebbe andata come si aspettava.

Giorgio teneva il cellulare incastrato tra la spalla e l’orecchio sinistro mentre soppesava due giacche per le grucce, con l’aria di chi pensa a cosa mettersi per uscire.
La voce maschile all’altro capo del telefono era così alta e sgraziata che Lucia poteva sentirla dalla porta della camera.

Rimase immobile per almeno un minuto senza che lui, immerso nella dramma della concorrenza asiatica, mostrasse di essersi accorto della sua presenza.
Ma oggi era la loro giornata, e stasera sarebbe stata la loro serata, quindi strinse i denti sforzandosi di rimanere serena ed aspettò.
Finalmente Giorgio, sempre con il cellulare innestato nella clavicola, dette segno di averla vista e gesticolando le chiese un parere sulle giacche.
Lucia storse la bocca, uscì dalla stanza e mentre posava cappotto e borsa nell’ingresso lo sentì chiudere la conversazione e venire verso di lei.

“Ehi ti stavo chiedendo quale è meglio!”
“Francamente mi fanno schifo tutte e due. A meno che tu non stia andando a un aperitivo da Elton John.”
“Ma come, me le ha regalate la Gianna, sono di Pierre Guy-Maranz!”
“Eh in effetti si vede il tocco Maranz. Senti ma si può sapere dove vai?”
“Esco coi ragazzi. Piero ha detto se si va a bere qualcosa visto che questa settimana abbiamo saltato calcetto, allora Gigi ha proposto di cenare da lui perché la Mara è a yoga.”
“Ma come, sei a cena fuori? E me lo dici ora?”
“Scusa cocca volevo chiamarti ma ero davvero nei casini… questi cinesi ci mettono nella merda, è un momentaccio… ma torno presto dai.”
“Ma Giorgio oggi, ecco, oggi era una giornata speciale, io…”
“Oddio amore scusa, me ne scordo sempre… buon anniversario amore mio! Bella la mia ragazza…”

Giorgio abbracciò la moglie e colse l’occasione per sbirciare l’orologio dietro le sue spalle.
Certo era stata proprio una cazzata non ricordarsi dell’anniversario: però era tuttora convinto che fosse il mese successivo. Evidentemente si sbagliava, sennò perché Lucia sarebbe stata così alterata?
Lei su queste cose non sbagliava. Lucia in generale sbagliava molto poco.
Le dette una pacca sul sedere, acchiappò al volo la Guy-Maranz fucsia, fece l’occhiolino e se andò ammiccando un a dopo.

Lucia vide la porta chiudersi lentamente e andò alla finestra di cucina: fuori stava iniziando a piovere.

Volevo dirti che da oggi sono la nuova responsabile della Divisione Retail.
Sì, grazie amore, grazie, lo so che me lo meritavo.
E che a quanto pare sono anche incinta.
Sorpresa!


Al diavolo, pensò, per una sigaretta non morirò mica.
Prese l’accendino e mentre guardava la fiamma pensò che non era certa di avere così tanta voglia di un figlio.

1 commenti:

filsero ha detto...

Mi piace molto questa scena, tutta giocata sull'impazienza di Lucia di comunicare a Giorgio le importanti novità e la sbadatezza o egoismo o poca sensibilità di lui che gli impediscono di capire che ben altro che un anniversario merita la sua attenzione. Le pantomima e la discussione sulle giacche fanno da gustosa cornice. Complimenti!